Renza Dalla Val, cuore della Pasticceria Flego, nominata Cavaliere della Repubblica

di Camilla Faccini | 5 Dicembre 2025

A Verona ci sono luoghi che, più che semplici negozi, fanno parte dell’identità della città, e le pasticcerie Flego appartengono a questa categoria speciale. In questi giorni, il loro nome celebra un traguardo ancora più prestigioso: Renza Dalla Val, fondatrice della storica pasticceria, è stata insignita, lo scorso 2 dicembre, del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento che premia una vita dedicata al lavoro, alla famiglia e alla città di Verona.

L’onorificenza corona un percorso iniziato nel 1972, quando Renza e il marito Giorgio decisero di rilevare un piccolo negozio in Corso Portoni Borsari. Da allora, Flego è diventata per generazioni di veronesi molto più di una pasticceria: un luogo abituale per la colazione, una sosta sicura per la merenda, un marchio che accompagna momenti della vita quotidiana e ricorrenze speciali.

Dopo la scomparsa prematura del marito nel 1992, Renza ha scelto di proseguire da sola, sostenuta dal rapporto con i clienti e dalla volontà di mantenere viva l’attività. Negli anni successivi i figli Marco e Matteo sono entrati in azienda, contribuendo a imprimere un nuovo slancio fatto di ricerca, tecnica e visione contemporanea. Il loro contributo ha permesso a Flego di evolvere senza perdere le proprie radici: accanto alle proposte più innovative, tra cui i celebri macarons studiati a Parigi, continuano a convivere i capisaldi della tradizione veronese, come la Torta Russa preparata da oltre mezzo secolo secondo la ricetta originale, il Nadalin e i Baci di Giulietta e Romeo.

Renza Dalla Val, che ancora oggi a 75 anni entra in negozio all’alba, considera l’onorificenza un riconoscimento corale. «È una gioia immensa e un tributo a mio marito Giorgio, ai miei figli e a tutte le persone che hanno fatto parte del nostro percorso», ha dichiarato durante la cerimonia. Il conferimento del titolo di Cavaliere OMRI sottolinea non solo il valore professionale e umano della fondatrice, ma anche il ruolo che Flego continua a svolgere nel tessuto cittadino: un esempio di impresa familiare che ha saputo crescere, innovare e restare fedele alla propria storia.