A Sant’Anna un container per il controllo della carne
di Francesca Brunelli | 16 Luglio 2024Il Comprensorio alpino di caccia di Sant’Anna d’Alfaedo si è dotato di un container per il controllo sanitario della carne che sarà in funzione da luglio.
«Il container che abbiamo comprato, grazie anche ad un finanziamento di 20 mila euro da parte del BIM Adige a fronte di una spesa di circa 40 mila, sarà posizionato in fianco all’isola ecologica di Sant’Anna – ha esordito il presidente del Comprensorio alpino di caccia di Sant’Anna, Andrea Marchesini -. Quest’area ci servirà per monitorare la peste suina africana in particolar modo nel cinghiale. Per questo abbiamo deciso di dotarci di un centro di raccolta di 12 metri, suddiviso al suo interno in un bagno, un antibagno, una zona di stoccaggio per gli animali abbattuti e una cella frigo allestita con guidovia per spostare gli animali. Il contributo del BIM Adige è stato essenziale, mentre i soldi restanti sono stati investiti da noi soci del Comprensorio aumentando le quote degli iscritti e aprendo un mutuo con Banca Vallagarina fino al 2027, anno in cui scadrà il nostro mandato».
All’interno, gli autorizzati, ovvero solo coloro che hanno frequentato il corso di cacciatore formato, hanno il compito di eviscerare e sezionare l’animale, gli altri, invece, entrano con l’animale e lo appendono nella cella frigo. A quel punto si eseguono controlli specifichi allegando la scheda biometrica di riconoscimento dell’animale che va consegnata all’Ulss. L’Azienda eseguirà l’esame obbligatorio della Trichinella, una zoonosi che può essere trasmessa all’uomo. È stata, inoltre, posizionata una cisterna per la raccolta delle acque sporche derivate dal lavaggio dell’ungulato. «A nome del Comprensorio conclude Marchesini -, ci tengo a ringraziare l’ingegner Flavio Laiti che si è occupato, gratuitamente, della fase burocratica di progettazione».


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