La base NATO di Lughezzano compie 40 anni

di Franca Conti | 2 Ottobre 2025

Alcuni non lo sanno, ma a Lughezzano, nel cuore della Lessinia, si trova una delle quattro stazioni satellitari NATO operative in Europa. Un sito che, pur restando spesso lontano dai riflettori, riveste un ruolo di importanza strategica, tattica e operativa per l’Alleanza Atlantica.

Il Tenente Colonnello Christian Bisson dell’Aeronautica Militare Italiana ci spiega che «la base è oggi responsabile del 40% dei collegamenti satellitari a banda larga della NATO. Una quota impressionante, che sottolinea quanto questa realtà sia centrale per il funzionamento del sistema TACSAT, la rete di comunicazioni satellitari che consente al personale militare di avere in tempo reale una conoscenza della situazione sul campo, sia a livello strategico che tattico».

La stazione è operativa dal 1985 e proprio quest’anno festeggia 40 anni di attività, con una crescita continua che ha accompagnato l’evoluzione tecnologica delle telecomunicazioni. Non a caso, la NATO ha ridotto da 20 a 4 le proprie stazioni satellitari, scegliendo Lughezzano come punto di riferimento nel sud Europa.

Uno degli elementi più visibili dall’esterno sono i grandi “palloni” bianchi. Si tratta dei radome, strutture che proteggono le antenne paraboliche dalle intemperie e garantiscono sicurezza agli operatori che ne curano la manutenzione. Non rappresentano alcun rischio per la popolazione: le antenne, infatti, trasmettono con potenze relativamente basse e le rilevazioni periodiche di enti indipendenti hanno sempre confermato valori elettromagnetici ben al di sotto dei limiti di legge.

La base conta oggi più di venti Carabinieri, dieci militari dell’Aeronautica e dodici civili di diverse nazionalità, tra cui anche personale originario della Lessinia. Un legame con il territorio che si rafforza anche attraverso le visite guidate riservate a scuole, associazioni e istituzioni locali, momenti preziosi per far conoscere più da vicino un’attività così particolare.

E per quanto riguarda i possibili rischi legati ai conflitti internazionali? «Manteniamo sempre alta l’attenzione – sottolinea il Tenente Colonnello Bisson –, ma non ci sono indicazioni di pericoli specifici per i cittadini del territorio».