I rifugi Monte Torla e Boschetto certificati come rifugi “sani e sicuri”

di Redazione | 17 Giugno 2025

Il rifugio Monte Torla e il rifugio Boschetto sono considerabili a tutti gli effetti rifugi “sani e sicuri”.
Oggi è infatti arrivato il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Veneto che certifica ed attesta il percorso effettuato dalle due strutture a Selva di Progno e il possesso dei requisiti necessari per rispettare gli elevati standard di sicurezza sanitaria e promozione della salute.

Il Monte Torla e il Boschetto sono i primi due rifugi nel territorio dell’ULSS 9 Scaligera ad ottenere la certificazione, inserendosi dunque nella Rete Regionale dei Rifugi Sani e Sicuri, l’iniziativa della Regione Veneto che ha come obiettivo quello di migliorare gli standard igienico-sanitari e la sicurezza dei rifugi alpini, concentrandosi particolarmente sullo sviluppo del turismo montano e sugli eventi olimpici previsti. 

La Dott.ssa De Salvia, il Dottor Marchiori, il Dottor Menghini con i gestori dei rifugi e il loro staff

Grazie ai due rifugi veronesi, inoltre, la rete si allarga oltre a quelli delle Dolomiti, raggiungendo anche le zone montuose della provincia. Un obiettivo raggiunto giusto in tempo per l’avvio della stagione turistica: l’intenzione dell’Azienda ULSS 9 Scaligera è infatti quella di aumentare la cultura della prevenzione, in ogni ambito, sia da parte dei gestori dei rifugi sia dei loro fruitori. Da qui ne deriva una ferma adesione al progetto della Regione Veneto «Rifugi sani e sicuri», promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, che ha visto coinvolti molti organismi dell’l’ULSS 9, quali: il Dipartimento di Prevenzione con il Servizio Igiene Sanità Pubblica e il Servizio Igiene Nutrizione e Alimenti. 

Sono molti e svariati fattori che determinano l’accoglienza e la qualità dei servizi di una struttura turistica, ciascuno dei quali concorre a renderla adatta a soddisfare le esigenze delle varie tipologie di utenti nei diversi periodi dell’anno, con conseguenze positive anche per il territorio che le ospita.
Nel concreto, in cosa si differenziano i cosiddetti rifugi “sani e sicuri”? Per prima cosa, godono della presenza di un defibrillatore automatico esterno per il cui utilizzo è prevista una specifica formazione del personale; in secondo luogo è presente un menù che indica chiaramente gli allergeni presenti nei piatti, per una scelta più attenta e consapevole da parte di chi ha intolleranze o allergie; inoltre entrambi dispongono di alimenti senza glutine; hanno un’elevata qualità dell’acqua potabile e la disponibilità di creme solari con un alto indice di protezione.

Indubbiamente elevano la qualità del rifugio anche la posizione, i servizi di ristoro e bar e l’accoglienza dei gestori. La consegna della targa è avvenuta oggi al Rifugio Achille Papa, alle porte del Pasubio (Vicenza) in una cerimonia a cui hanno partecipato anche le ULSS 1 Dolomiti e ULSS 7 Pedemontana per i rifugi presenti nei propri territori.

L’obiettivo, conseguentemente, è quello di ampliare ulteriormente la rete, coinvolgendo sempre più rifugi e promuovendo una cultura della sicurezza e della sostenibilità nel settore turistico montano, trasformando la realtà dei rifugi sani e sicuri in qualcosa di concreto e presente ovunque.