Invincible
di Samuele Colombini | 23 Aprile 2025Il 2025 è partito con il ritorno sulla piattaforma Prime Video dell’amata serie di animazione “Invincible”, serie supereroistica nata dalla penna di Robert Kirkman. Arrivati ormai alla terza stagione la serie conferma di essere un’ottimo adattamento dell’omonimo fumetto presentandoci ancora una volta un’interessante evoluzione del percorso di Mark Grayson, ormai supereroe affermato ma che ancora non ha del tutto trovato il suo posto in un mondo in costante evoluzione.
Questa stagione conferma il tono maturo della serie e mette ancora una volta in mostra una costruzione narrativa e una gestione degli elementi in gioco veramente sofisticata per il genere mostrandoci un Mark ancora tormentato dagli errori del passato e sempre più in contrasto con il suo “datore di lavoro” Cecil Stedman a causa dei loro diversi punti di vista su come fare l’eroe. In questo gruppo di episodi ogni personaggio conosciuto affronta un’evoluzione che contribuisce a dare profondità e naturalezza alla storia, nessuno resta uguale a sé stesso e questo si può dire in particolare per personaggi come Eve e Rex Splode oltre che per lo stesso Mark.
Nonostante l’ottima scrittura, la trama non è esente da difetti presentando infatti un problema intrinseco di questa parte della storia (chi ha letto il fumetto lo sa), ossia l’assenza di un vero e proprio main villain che faccia da filo conduttore durante la stagione. Ci troviamo davanti ad un approccio più verticale durante gli episodi che mettono quindi in scena più nemici (alcuni dei quali molto interessanti come Powerplex), ma che rendono la trama generale meno coesa e portano ad un episodio finale di altissima qualità ma che manca del carico emotivo che presentavano i finali delle precedenti stagioni, dando l’impressione che questa terza stagione sia più un ponte verso il futuro.
La vera nota stonata però è la stessa delle prime due stagioni di “Invincible”, una nota che non sembra correggersi con il tempo ma piuttosto sembra peggiorare: sto parlando delle animazioni. Bisogna dire che la prima stagione metteva in scena delle sequenze davvero ben fatte quando serviva, la seconda nonostante le lunghe tempistiche per il rilascio era stata decisamente al di sotto delle aspettative, rovinando alcuni degli scontri che nel fumetto sono più carichi di pathos grazie agli ottimi disegni. La terza stagione a mio parere fa ancora peggio. Al netto di un ultimo episodio di livello decisamente superiore, il resto si presenta sempre statico e raffazzonato, tradendo qualche evidente problema produttivo, sia esso a causa del budget (investito per la maggior parte nel cast di voci originali) o per le scadenze ristrette di un team non abbastanza grande.


In Evidenza
La Babbo Lake ha portato oltre 650 Babbi Natale sul Garda

Giuseppe Imperadore: «Il disagio psichiatrico cresce, soprattutto tra i giovani»

I bigoli de “I Morosetti” vincono la puntata veronese di Foodish

Scuole e carcere insieme per un nuovo percorso riabilitativo

Giuseppe Galderisi: «A Verona ho trovato l’America»

ActionAid e Quid insieme per un Natale di inclusione e moda sostenibile

Fondazione Telethon: anche a Verona torna la campagna di Natale

A Verona torna il Pranzo di Natale Solidale di Croce Bianca

“In farmacia per i bambini”: Verona prima in Veneto per solidarietà

