Premiato a Lazise Renato Battistoni, il donatore dei record

di Redazione | 22 Febbraio 2025

Così tante, l’Avis provinciale non ne vede da almeno vent’anni. Perché la generosità di Renato Battistoni, 65 anni, di Lazise, è davvero da record e si misura in 217 sacche di sangue e plasma donate nell’arco di quasi mezzo secolo.

Un traguardo che valeva bene una pergamena e una medaglia consegnatagli ieri sera dall’Avis di Lazise, presieduta da Federico Marinoni, e dal presidente di Avis provinciale Fiorenzo Zambelli, con il sindaco Damiano Bergamini. Un attestato che va già corretto perché riporta 209 donazioni raggiunte lo scorso anno, ma che sono salite nel frattempo a 217. Quasi un congedo con tutti gli onori. Battistoni ha raggiunto, infatti, i 65 anni oltre i quali il donatore deve lasciare il passo agli altri che verranno: «L’11 marzo farò la mia ultima donazione, la 218. Ho donato sempre sentendo di fare la cosa giusta». E proprio il suo esempio è la bandiera che Avis provinciale intende innalzare appellandosi ai giovani a venire a donare.

La storia da donatore di Battistoni è iniziata molto tempo fa: «Quando avevo 16 anni vedevo mio padre Luigi andare a donare con un gruppo di amici. Era falegname perciò, quando il gruppo si riuniva per le feste, costruiva sempre tavole e panche. La donazione del sangue per me è stata sempre quindi familiare – racconta il maxidonatore –. Poi ho iniziato a donare anche io. L’ho fatto volentieri, mi sentivo di farlo ed è tuttora un piacere».

Battistoni ha donato tra le quattro e le otto – se aggiungeva il plasma – volte l’anno. E ora passa il testimone ai ragazzi: «Provate a donare. Fare qualcosa per gli altri fa stare bene. Quando hai dato qualcosa a qualcuno ti senti meglio».

«La testimonianza di Battistoni è una testimonianza di altruismo – ha detto ieri sera Zambelli –. Significa dare a tante persone l’esempio di generosità e di fratellanza, valori delle nostre comunità. Quando si diventa donatori ci si sente orgogliosi ed è un orgoglio che vorremmo manifestare a tutti. È anche un documento di “buona salute” perché aiutando gli altri vi sentirete meglio, proverete soddisfazione – ha concluso rivolgendosi ai presenti -. Renato può già vantare diversi riconoscimenti dal diploma di benemerenza alle medaglie di tutti i metalli fino a questo nuovo traguardo di 209 donazioni che è già stato ulteriormente perfezionato».