Dalla pietra al fuoco: un ecomuseo sulla pietra focaia
di Franca Conti | 20 Febbraio 2025La ricerca del nome da dare al museo è ancora in corso, così come le risorse e i fondi necessari per portare a termine, quello che sarà l’ecomuseo di Cerro, ma i lavori sono già iniziati.
«Non vogliamo un altro museo sui “sassi” -, chiarisce Loredana Dal Corso – preferiamo pensare ad un museo che valorizzi la zona di Cerro, anche dal punto di vista paesaggistico, e che racconti la funzione economica e sociale che aveva la pietra focaia per la costruzione degli acciarini.»
L’ideazione del progetto risale ad una decina di anni fa, quando Loredana Dal Corso, insieme a Paolo Lughezzani, allo storico e ricercatore Giorgio Chelidonio, all’esperta museale Paola Beccherle e alla professoressa Nadia Massella, volle creare un primo comitato per la raccolta dei materiali e la ricerca storica. Si legge nel documento di presentazione del progetto, che “la mission è quella di promuovere la conoscenza della storia della selce in Lessinia, il lavoro dei folendari e i tratti peculiari del paesaggio e dell’ambiente, legati a questo materiale”.
Oggi, la sede del museo è stata individuata nel “baito del Pontara”, che si trova appena prima dell’abitato di Cerro sulla destra scendendo da Bosco. Il baito, che è di proprietà comunale, era stato ristrutturato già una prima volta nel 2012, ma necessita di ulteriori lavori per poter trasformare il “loo del fogo” e il “loo del latte” in due piccole ma funzionali sale che ospiteranno il museo. Volontari esperti di restauro hanno già individuato dove e come intervenire per la messa in sicurezza e pulizia del baito, che avrà finalmente una nuova vita.
Il comune di Cerro ha già concesso l’uso gratuito dell’area alla Proloco di Cerro, che si fa capofila del progetto museo in quanto ente; ora però sono necessarie risorse economiche, per circa 15mila euro, per poter aprire il museo al pubblico entro la fine del 2025.
Sono già molte le associazioni che contribuiscono volontariamente alla realizzazione del museo e alla raccolta fondi: presso la baita degli Alpini di Cerro, sabato primo febbraio, la Proloco ha organizzato una cena, durante la quale verrà descritto il progetto. Altre attività e raccolte fondi seguiranno nel corso dell’anno, mentre i lavori sono già in corso d’opera.


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