Il galateo 2.0
di Rosa di Cagno | 16 Luglio 2024Camilla Da Rocha è nata nel 1996 a Verona ed è conosciuta sui social con il nome "LaPosh". Attraverso la sua pagina condivide consigli sulla buona educazione e le regole dell’etichetta, utilizzando uno stile comunicativo accessibile e coinvolgente, che riesce a raggiungere un pubblico vasto.
Attualmente vive a Milano, dove può coltivare al meglio le sue ambizioni professionali, tuttavia, nonostante l’entusiasmo per la vita milanese, Verona rimane nel suo cuore come un rifugio sicuro, un luogo dove può ricaricare le energie e ritrovare alcune delle persone a lei care.
Quando hai iniziato ad essere La Posh?
Nel novembre del 2022 ho deciso di aprire questo profilo, dato che avevo notato che mancava un focus sulle buone maniere. Questo ambito comprende un ampio ventaglio di argomenti, dalla cura della casa al galateo, con tutte le relative regole. Ho quindi lanciato la pagina e, sin dall’inizio, ha avuto un successo superiore alle mie aspettative. Quando ho visto che il numero di follower iniziava a crescere, per mantenere credibilità ho intrapreso un vero e proprio percorso di studio in questo settore.
Qual è stato a quel punto il tuo percorso di formazione?
Dopo aver conseguito gli studi in psicologia, prima laureandomi a Padova e poi a Milano, ed aver ottenuto l’abilitazione alla professione di psicologo, le prospettive lavorative erano tremende, non adeguatamente retribuite e per di più non trovavo lavoro. Mia mamma mi aveva consigliato di prendermi del tempo per riflettere sul mio futuro senza cercare soluzioni immediate e il mio fidanzato mi aveva dato il coraggio di uscire dai sentieri battuti. Un’altra mia grande passione, oltre alla psicologia, è sempre stata la cura e la gestione della casa e siccome i maggiordomi non esistono più come profilo professionale, mi è sembrato un vuoto di mercato interessante. Per farmi conoscere ho aperto la pagina Instagram e poi ho iniziato la mia formazione. Ho conseguito la certificazione a Londra come International Social Etiquette consultant alla “International Etiquette and Protocol Academy of London" e "Minding Manners International" e poi a Glion in Svizzera nell’ultima finishing school esistente: “l’Institut Villa Pierrefeu”, perfezionandomi come International Etiquette and Protocol connoisseur e maître d’hotel.
Che cos’è una finishing school?
Le finishing schools erano in passato delle scuole per le signore e signorine molto giovani di alta società che imparavano a ricevere ospiti e a tenere la casa mentre, invece, ai loro fratelli maschi era concesso frequentare l’università. Ora queste scuole rappresentano l’empowerment femminile non essendo più legate a quel contesto culturale ed essendo scelte e non imposte per obbedire allo stereotipo di genere.
Attualmente di cosa ti occupi?
Dopo aver ottenuto le certificazioni ho continuato a portare avanti il mio progetto, da un lato sui social e dall’altro con le mie formazioni private che si tengono sia per privati che per aziende e che comprendono attività laboratoriali, consulenza personalizzata, formazione del personale domestico e, per quanto riguarda le aziende che operano nell’ambito dell’accoglienza e dell’ospitalità, come retail, ristorazione e hotellerie, offriamo un servizio che combina l’osservazione attiva alla formazione ad hoc.
Su Instagram, la tua community è molto coinvolta e apprezza il tuo lavoro. Qual è il segreto della tua comunicazione?
Quello che sto provando a fare è veicolare il messaggio che eleganza e buona educazione sono in primis gentilezza e comprensione. Cerco di comunicare quello che sono e di non apparire un personaggio macchiettistico che segue rigidamente il galateo. Poi ci sta anche divulgarlo: a me fa piacere, perché credo che conoscere queste regole più formali possa essere uno strumento utile da possedere e mi fa piacere divulgarlo ad un grande pubblico, in modo che queste nozioni siano accessibili a tutti.


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