Partito, a Velo, il ciclo di incontri “Novaera’’
di Francesca Brunelli | 21 Maggio 2024È stato organizzato, a partire da aprile fino alla fine dell’anno, un ciclo di incontri dal titolo “Novaera” finanziati da Cariverona e che coinvolgono diversi partner. Il corso, rivolto ad operatori culturali e ambientali ha lo scopo di fornire lo spazio museale, di cui il Museo di Camposilvano si fa da capofila, come base per fare esperienza sulla didattica. Con una serie di lezioni in aula a Bosco Chiesanuova e uscite sul terreno questo format permetterà ai partecipanti di conoscere le principali strutture museali del territorio e di sviluppare relazioni con le realtà del terzo settore, guide ambientali, amministrazioni e aziende impegnate nello sviluppo sostenibile. Il corso al momento è al completo, ma verranno organizzate, per l’estate, attività formative aperte per la cittadinanza.
«Lo scopo di queste attività è quello di creare collaborazione tra persone interessate alla storia sia geologica che umana della Lessinia – spiega Francesco Sauro, presidente dell’Associazione “Benetti”, che gestisce il museo di Campo Silvano -. Con il fatto che stiamo cercando di ampliare la nostra rete sarà offerta, quest’estate, la possibilità di visitare anche il Covolo. Durante queste giornate verranno organizzate quattro visite guidate con speleologi e guide escursionistiche che permetteranno di andare fino in fondo al Covolo. Andare al Museo di Campo Silvano vuole diventare un modo per visitare diverse attrattive anche al suo esterno. È un esempio di museo diffuso e questa è la sua principale peculiarità».
«Il museo è un gioiello tra i musei del Veneto con caratteristiche specifiche: detiene fossili del territorio, reperti straordinari, ammoniti e molto altro ancora – continua Sauro -. Tutto questo nasce dalla passione di Attilio Benetti, fondatore del museo che raccoglieva e studiava i fossili dietro casa. Non è un museo solo l’edificio, ma dal museo si accede al Covolo, una grande grotta caratterizzata dal fenomeno del carsismo e da varie stratificazioni rocciose. Da lì poi si parte per percorrere il percorso della Valle delle Sfingi, da poco risistemato dall’Amministrazione. L’anno scorso, inoltre, è stata inaugurata la scultura di ammonite gigante situata nel parcheggio del museo, dal diametro di 3,2 metri, realizzata dall’artista Mauro Lampo Olivotto».


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