«Alberto Genovese, mio fratello e la nostra storia»: Laura racconta la genesi della Fondazione Genovese, tra dolore e speranza
di Redazione | 29 Ottobre 2025La tossicodipendenza è una malattia che spesso lascia dietro di sé silenzi, fratture familiari e una profonda solitudine. È proprio da un vissuto personale intenso e sofferto che nasce la Fondazione Laura e Alberto Genovese, creata da Laura Genovese, sorella dell’imprenditore Alberto Genovese, per offrire supporto gratuito a chi si ritrova a vivere accanto a una persona che fa uso di sostanze.
Una vicenda personale che diventa missione pubblica
Laura si definisce il «cuore pulsante» della Fondazione, e con questo spirito racconta il percorso che l’ha portata a rendere pubblica una storia fino a ieri solo familiare. Una storia fatta di fragilità, segnali ignorati e domande mai fatte. «Se qualcuno me lo avesse detto anni fa, non avrei mai immaginato di raccontare tutto questo. Ma so che può servire a chi oggi si sente solo come mi sono sentita io».
Nel ripercorrere il passato, ammette con onestà che molti dei segnali della dipendenza del fratello erano già visibili: sbalzi d’umore, tristezza, euforia improvvisa. Ma parlarne, renderli reali, avrebbe significato affrontarli. E così, come spesso accade, si sceglie inconsapevolmente il silenzio, fino a quando è troppo tardi.
La dipendenza è una malattia: e chi la vive da vicino ha bisogno di aiuto
Il messaggio che Laura lancia è chiaro: la tossicodipendenza non guarda in faccia nessuno. Può colpire chiunque, a qualsiasi età, con qualsiasi percorso alle spalle. Ma soprattutto, non è un problema che riguarda solo chi assume sostanze: anche chi vive accanto a quella persona ne paga il prezzo, spesso in silenzio. «Mi sono allontanata sperando che il mio silenzio fosse un segnale. Ma non è servito. Per chi è dipendente, tutto il resto scompare».
Laura descrive con parole semplici ma potenti l’isolamento di chi cerca risposte e non sa a chi rivolgersi. Racconta degli errori, della disinformazione, della fiducia mal riposta. Ma soprattutto, della consapevolezza maturata nel tempo: dalla dipendenza non si esce da soli. E questo vale sia per chi ne è vittima, sia per chi assiste impotente al declino di un proprio caro.
La Fondazione Genovese: un rifugio per chi cerca ascolto
La Fondazione Genovese nasce da questo vissuto e offre uno spazio sicuro, digitale e gratuito, dove le famiglie possono trovare ascolto, consulenza psicologica specializzata e strumenti concreti per orientarsi. È pensata per chi non sa da dove cominciare, per chi ha paura, per chi si sente colpevole. «Non sapere come aiutare qualcuno che ami è una delle esperienze più strazianti che si possano vivere», afferma Laura.
Il suo impegno oggi è tutto dedicato a chi affronta lo stesso buio, affinché nessuno si senta più invisibile, escluso o lasciato solo. La storia di Alberto è diventata così il motore di un progetto che unisce empatia, competenza clinica e coraggio. E che lancia un messaggio forte: anche dalla sofferenza può nascere qualcosa che fa bene agli altri.


In Evidenza
La Babbo Lake ha portato oltre 650 Babbi Natale sul Garda

Giuseppe Imperadore: «Il disagio psichiatrico cresce, soprattutto tra i giovani»

I bigoli de “I Morosetti” vincono la puntata veronese di Foodish

Scuole e carcere insieme per un nuovo percorso riabilitativo

Giuseppe Galderisi: «A Verona ho trovato l’America»

ActionAid e Quid insieme per un Natale di inclusione e moda sostenibile

Fondazione Telethon: anche a Verona torna la campagna di Natale

A Verona torna il Pranzo di Natale Solidale di Croce Bianca

“In farmacia per i bambini”: Verona prima in Veneto per solidarietà

