Chiese senza contanti: a Verona test per l’elemosina digitale con bancomat e smartphone

di Redazione | 11 Agosto 2025
A Verona parte la sperimentazione delle offerte digitali in chiesa con totem e Pos, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana. Il progetto, attivo in cento luoghi di culto entro il 2025, punta a rendere tracciabili e sicure le donazioni.

Anche a Verona arriva la sperimentazione delle offerte digitali in chiesa. Basteranno due tocchi sul cellulare e un’autenticazione con impronta digitale, Face ID o codice numerico per completare la donazione in pochi secondi. L’iniziativa, promossa da Banco Bpm e Numia in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, prevede l’installazione di cento totem in altrettante chiese entro il 2025. Due di queste saranno nel Veronese, individuate dalla diocesi.

Il progetto punta a rendere tracciabili e sicure le elemosine, offrendo importi preimpostati da 1 a 50 euro tramite touch screen e carte di pagamento. «In Europa le donazioni si fanno già così – spiega Paolo Landi di Banco Bpm, come riportato dal Corriere. Ora capiremo con quale velocità si diffonderà in Italia».

L’idea non è nuova: già nel 2019 l’azienda padovana Card Tech aveva sperimentato terminali simili in tre chiese di Chioggia, poi spostati in luoghi più frequentati. Oggi i dispositivi sono attivi in circa quaranta luoghi di culto, tra cui San Pietro in Vaticano, le basiliche di Assisi, il Duomo di Torino e quello di Cremona. «È fondamentale che la tecnologia rispetti la sacralità della donazione», sottolinea al Corriere l’amministratore Claudio Canella, ricordando l’importanza di soluzioni personalizzate per il contesto religioso.

Sperimentazioni diverse, ma con lo stesso obiettivo: rendere più semplice e sicura la beneficenza, anche nei luoghi di fede.