Il ritorno del Prairie Dress

di Sara Avesani | 18 Marzo 2025

Non so se ci avete fatto caso ma proprio in questo ultimo anno, nelle tendenze di primavera, complice lo sbocciare dei fiori, sembra essere tornato alla ribalta il “prairie dress“. Cos’è? È l’abito di tutte le protagoniste de “La casa nella prateria”, telefilm (perché una volta si diceva così) di fine anni Settanta, inizi Ottanta che ancora circola nelle reti televisive di oggi. 

Negli anni Settanta, con il movimento hippie, cresce il fascino per il passato e per uno stile di vita bucolico. È in questo contesto che il “prairie dress”, ispirato all’epoca vittoriana, diventa un simbolo di femminilità e libertà. Caratterizzato da colletti alti, gonne lunghe, pizzi stampe floreali, viene riscoperto nei mercatini vintage e reinterpretato da marchi come Gunne Sax e la famosissima Laura Ashley.

Proprio Laura Ashley trasforma il “prairie dress” in un’icona della moda, proponendo abiti dallo stile romantico e delicato, pensati per donne che sognano una bellezza semplice e senza tempo. Questo successo viene amplificato negli anni grazie a Lady Diana, che indossa un abito del brand in una celebre sessione fotografica quando era ancora maestra d’asilo.  

Più tardi viene rivisto anche in chiave grunge e attualmente, con la crescente attenzione alla moda sostenibile, è tornato di tendenza, celebrando un’idea che mescola la ribellione alla nostalgia. La tentazione di vestire come la famiglia Ingalls non vi ha ancora assalito?