Riccardo De Marco: una questione di chimica
di Valentina Ceriani | 7 Agosto 2025Lo hanno cantato Donatella Rettore e Ditonellapiaga nel 2022 e ce lo ha confermato un chimico in persona: l’amore è davvero «una questione di chimica». Non potevamo non chiederlo a DeNa, il chimico più pop del web. Veronese, divulgatore e content creator per Geopop, Riccardo De Marco ci ha svelato alcuni segreti dietro a questa scienza tanto affascinante quanto complessa. Insieme abbiamo parlato delle domande (forse un po’ bizzarre) che si poneva da bambino e che lo hanno portato alla laurea magistrale in Chimica, della decisione di diventare divulgatore e di quanto Breaking Bad abbia impattato sulle sue scelte di vita.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla chimica, e quando è successo?
Sono sempre stato un ragazzo curioso e mi sono spesso chiesto i perché delle cose che accadono nella vita di tutti i giorni: dal perché il bicarbonato fa le bollicine se viene aggiunto alla salsa di pomodoro al perché ci abbronziamo al sole. Grazie alla passione dei miei genitori per la cucina e al percorso scientifico di mio fratello, ora medico di medicina generale, ho capito che la chimica mi avrebbe dato le risposte che tanto cercavo. E sì, anche Breaking Bad ha fatto il suo (ride, NdR).
Ogni umanista ha un’opera del cuore. Qual è il tuo concetto chimico “del cuore”?
Il mio concetto preferito arriva da Paracelso, padre della tossicologia: «Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto». E questa cosa può essere applicata non soltanto alle sostanze, ma a qualsiasi cosa: l’amore, se ci pensiamo, può diventare tossico, le amicizie pure e il rapporto con il lavoro idem. Credo quindi sia importante ascoltarsi e conoscersi, affinché ciò che ci circonda possa rimanere sotto il livello di tossicità.
Divulgare la scienza sui social non è semplice, bisogna lavorare per mantenere alta l’attenzione della community anche quando si tratta di argomenti complicati. Qual è la formula magica?
La scrittura. Con Geopop ho imparato a scrivere senza dare nulla per scontato, a fare esempi pratici, a mostrare il funzionamento delle cose con esperimenti o immaginando il tutto con delle ricostruzioni 3D e a utilizzare un linguaggio semplice, senza però rinunciare ai tecnicismi. Oltre a questo, c’è dietro un enorme lavoro di squadra, tra autori, videomaker, social media manager e tanto altro.
Che consiglio daresti a chi si vuole avvicinare al mondo della divulgazione?
Il consiglio è di provare senza avere paura di fallire, perché chi non inizia un progetto ha già fallito in partenza. Questo è effettivamente un “detto motivazionale” trito e ritrito. Ma è la verità! Consiglierei comunque di non mollare al primo video che va male, di cambiare format, di sperimentare montaggi particolari e di divertirsi. Se non si ha anche la passione per lo storytelling, per la comunicazione verbale e non verbale e per il mondo dei video, può essere effettivamente difficile fare divulgazione online.

A Sanremo 2022, Donatella Rettore e Ditonellapiaga cantavano «è una questione di chimica». L’amore è veramente una questione di reazioni chimiche?
Assolutamente sì. Dietro le fasi dell’innamoramento si nasconde la scienza, idem per quello che succede nel cervello durante un orgasmo. La biochimica del corpo umano è stupenda quanto complessa ed è alla base di qualsiasi cosa che il nostro organismo è in grado di fare.
Quest’anno sei stato ospite di Masterchef, in particolare per spiegare la reazione di Maillard. Anche la cucina, quindi, è una questione di chimica?
Sì! Qualsiasi cosa è formata da atomi e quindi da sostanze. Di conseguenza, “tutto è chimica”. Anche l’acqua è una sostanza chimica. Anche l’aria che respiriamo è formata da azoto molecolare e ossigeno molecolare, due molecole. Il cibo non è altro che una miscela eterogenea di carboidrati, proteine, amminoacidi, grassi, fibre, sali minerali, vitamine e altre sostanze in tracce come coloranti e aromi. Le reazioni chimiche tra queste sostanze, grazie alla presenza di acqua e alle alte temperature, avvengono durante la cottura. Infatti la reazione di Maillard non è altro che la reazione tra amminoacidi e zuccheri riducenti che permette la formazione di molecole colorate e profumate, tipiche dei prodotti da forno, della carne e delle verdure arrostite. Capite quindi quante possibili combinazioni ci possono essere: la chimica degli alimenti è infinita.
Quali sono ora i tuoi piani per il futuro?
Non c’è un piano, ma sicuramente ci sono progetti che mi piacerebbe poter realizzare: un tour per le scuole con uno spettacolo di esperimenti scientifici e girare documentari naturalistici. L’obiettivo è sempre quello di diffondere la passione per la scienza: il modo in cui lo farò varierà in continuazione, perché ho sempre bisogno di nuovi stimoli.


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