Se anche in Islanda arrivano le zanzare

Chi si sentiva al sicuro, al freddo e al gelo, anche in estate, dovrà correre ai ripari perché, come nel più truce dei film horror, l’incubo è diventato realtà: le zanzare sono arrivate in Islanda.

La terra del ghiaccio e del fuoco, tra le ultime roccaforti dove le zanzare non erano ancora arrivate, è stata presa di mira da un piccolo gruppo di questi fastidiosi insetti.

Come è successo?

Nel mese di ottobre sono stati trovati ben tre esemplari – due femmine e un maschio – della specie Culiseta Annulata (una specie nota per la sua capacità di resistere a climi più freddi rispetto ad altre zanzare) in una zona rurale della Valle di Kjós, vicino a Reykjavík. Una sorpresa per l’Islanda che, fino ad oggi, era praticamente immune: le ricerche indicavano che lì non si era mai insediata una popolazione di zanzare stabili.

Perché proprio ora?

La risposta va cercata – come è ovvio – nel tragico fenomeno della nostra epoca: il riscaldamento globale. Per quanto riguarda l’isola nordica, in particolare, quest’anno le temperature si sono alzate circa quattro volte più velocemente della media dell’emisfero nord. Infranta questa “barriera climatica”, le zone dove l’acqua ristagna senza congelare diventano più accessibili anche per le zanzare che, fino ad oggi, non si erano insediate stabilmente a causa del ciclo di gelo‑scongelamento troppo rapido.

“Ma saranno tante?”

Al momento non ci sono prove che quelle poche zanzare abbiano formato una popolazione stabile. Gli scienziati sottolineano che è ancora incerto se la specie riuscirà a sopravvivere all’inverno islandese o se si limiterà a qualche apparizione sporadica. Una notizia parzialmente buona, anche perché la comparsa di questi insetti non significa solo “fastidio” per residenti e turisti: la presenza di nuove specie potrebbe alterare gli equilibri già delicati. La cattiva notizia? Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più tangibili.