Il manga che “predisse” il futuro (e un terremoto in Giappone a luglio 2025)
di Redazione | 21 Giugno 2025Negli ultimi mesi, una vecchia opera a fumetti giapponese è tornata alla ribalta, e non per motivi legati alla narrativa o all’arte. Watashi ga mita mirai ( 私が見た未来 – “Il futuro che ho visto”, ndr) è un manga del 1999 firmato da Ryo Tatsuki, un’autrice che sosteneva di disegnare ciò che sognava. Il titolo sembrava destinato a rimanere una curiosità di nicchia, fino a quando non emerse che nella sua prima edizione compariva la frase “Grave disastro, marzo 2011…”. E come sappiamo, nel marzo 2011 si verificò uno dei terremoti più devastanti della storia giapponese recente, seguito dallo tsunami che colpì la centrale nucleare di Fukushima. Coincidenza? Profezia? Fantasia?
Nel 2021, sull’onda del clamore riacceso da quel “presagio”, venne pubblicata una versione aggiornata del manga. In essa, Tatsuki aggiunse ulteriori sogni e visioni, tra cui uno che indicava un grande disastro in arrivo per luglio 2025. L’elemento più inquietante? Alcune descrizioni parlano di un terremoto e di uno tsunami gigantesco, causati dall’impatto di un asteroide che creerebbe una frattura sul fondale marino tra Giappone e Filippine, creando un disastro naturale e onde apocalittiche “alte tre volte quelle del terremoto del Tōhoku”.
La paura corre sul web
Se in Giappone la notizia è rimasta piuttosto contenuta, in altre parti dell’Asia è esplosa come una miccia. In Cina, a Hong Kong, in Corea del Sud e a Taiwan, i social hanno rilanciato la notizia in ogni salsa, presentandola spesso con toni apocalittici. Il risultato? Un’ondata di panico che ha avuto conseguenze tangibili. Secondo fonti come The Washington Post e Bloomberg, le prenotazioni per il Giappone da alcuni Paesi asiatici sono crollate fino all’80% nelle prime settimane di luglio. Alcune compagnie aeree hanno addirittura sospeso o ridotto i voli verso località giapponesi del sud, come Okinawa.
Ma c’è qualcosa di vero?
Il cuore della questione sta qui: c’è un fondamento reale in questa “profezia”? La risposta, secondo scienziati e autorità giapponesi, è chiaramente no. Non esiste al momento alcun metodo per prevedere un terremoto con data precisa, né tanto meno un disastro naturale con contorni così definiti. L’Agenzia meteorologica giapponese lo ha ribadito con forza: i terremoti possono essere studiati, analizzati, ma non “previsti” al giorno e all’ora.
Certo, esistono ipotesi geologiche reali – come quella di un possibile grande terremoto lungo la faglia di Nankai, che potrebbe colpire nei prossimi decenni – ma nessuno scenario imminente o circoscritto a luglio 2025.


In Evidenza
I bigoli de “I Morosetti” vincono la puntata veronese di Foodish

Scuole e carcere insieme per un nuovo percorso riabilitativo

Giuseppe Galderisi: «A Verona ho trovato l’America»

ActionAid e Quid insieme per un Natale di inclusione e moda sostenibile

Fondazione Telethon: anche a Verona torna la campagna di Natale

A Verona torna il Pranzo di Natale Solidale di Croce Bianca

“In farmacia per i bambini”: Verona prima in Veneto per solidarietà

Dick Van Dyke compie 100 anni: un tuffo nella vita del romantico “spazzacamino”

Al Galilei si “sfornano” geni: Luca Bortolazzi terzo alle Olimpiadi dell’IA

