Lessinia - 01 giugno 2024, 15:23

Nuova vita per il crocifisso della RSA

Nuova vita per il crocifisso della RSA

È stato inaugurato lo scorso aprile nella RSA "Bartolomeo della Scala" il crocifisso presente nella pineta prima della realizzazione della struttura, ristrutturato poi da Flavio Fantoni con l'aiuto e il supporto di diversi concittadini.

«Dal 1923 era presente ad Erbezzo la congregazione dei salesiani che aveva acquistato nella parte più bassa di via Roma l’ex Albergo “Alle Alpi” - ha esordito il presidente del Cda della casa di riposo Lino Birtele -. La casa alpina, come veniva chiamata, era utilizzata solo nel periodo estivo dai ragazzi che frequentavano le scuole gestite dai salesiani a Verona. Con i ragazzi salivano ad Erbezzo anche i padri che insegnavano alle medie e alle superiori e i fratelli coadiutori che tenevano i corsi di preparazione per le scuole professionali. Moltissimi furono gli allievi che nel secondo dopoguerra si affermarono nei campi delle varie professioni lavorative. Di fronte alla chiesa di San Domenico Savio vi era uno spazio semicircolare con alcune panchine e al centro una scultura di crocifisso in legno massiccio tutta di un pezzo, opera del fratello coadiutore Menegardo, datato 1962 e ormai in condizioni pessime data l’usura procurata dagli eventi atmosferici in tutti questi anni trascorsi. Il crocifisso - ha continuato Birtele - è stato restaurato da Flavio Fantoni, esperto falegname, con lo scopo di riportarlo all’antico splendore per posizionarlo successivamente all’interno della stessa casa di riposo. Fantoni si è dotato di tutti gli strumenti idonei acquistando un’attrezzatura per pulire e togliere tutte le incrostazioni e le muffe del caso. Il restauro è stato ultimato nell’anno 2019, successivamente la falegnameria Vallenari ha procurato il sostegno della croce, a cui è stato appeso il cristo».

Il 6 aprile è stato inaugurato e scoperto il crocifisso alla presenza della autorità civili, dirigenti e operatori della casa di riposo e la conclusiva benedizione del parroco di Erbezzo, monsignor Matteo Ferrari.

Francesca Brunelli

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