Community | 16 ottobre 2024, 15:10

Chiusa il 15 settembre la stagione irrigua 2024

Chiusa il 15 settembre la stagione irrigua 2024

Si è chiusa lo scorso 15 settembre la stagione irrigua nella provincia scaligera, segnata da un’estate che - soprattutto nella primissima parte, tra maggio e giugno - ha visto importanti precipitazioni con fenomeni anche estremi mentre nella sua fase centrale si è contraddistinta per temperature eccezionalmente calde.

L’estate appena trascorsa passerà alla storia come tra quelle più calde dal 1800, da quando sono disponibili i dati delle rilevazioni meteorologiche in Italia, con uno scostamento di ben +2,08 gradi rispetto alla media 1991-2020, trentennio di riferimento per indicare le variazioni negli anni delle temperature. Con l’eccezionalità ulteriore della registrazione di 55 giorni consecutivi di disagio fisico provocato dalle alte temperature. Una situazione ambientale complessa quindi per l’agricoltura del nostro territorio.

A garantire anche quest’anno l’irrigazione a settanta Comuni della provincia è stato il Consorzio di Bonifica Veronese. Durante la stagione irrigua il Consorzio riesce ad erogare ai terreni del veronese circa trecento milioni di metri cubi d’acqua. Uno sforzo enorme che, oltre a permettere tramite l’irrigazione l’attività e la sopravvivenza di piccole e grandi aziende agricole – che altrimenti semplicemente non potrebbero esistere – porta con sé il grande valore aggiunto di contribuire in maniera importante, tramite la filtrazione dell’acqua nel sottosuolo, all’incremento delle falde.

«Falde che senza il lavoro del Consorzio vedrebbero un progressivo impoverimento a causa dei cambiamenti climatici che, nonostante le piogge che abbiamo visto la scorsa estate, registrano in realtà un deciso e preoccupante aumento delle stagioni siccitose. Quindi l’irrigazione come servizio prezioso per l’agricoltura ma anche per l’intera comunità», spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Alex Vantini

Il Consorzio di Bonifica Veronese fornisce l’irrigazione al territorio con tre modalità differenti. La prima è l’irrigazione strutturata in pressione, che opera su quasi diecimila ettari raggiunti da una rete di oltre mille chilometri di condotte interrate. La seconda è l’irrigazione strutturata a scorrimento, che copre venticinquemila ettari serviti da quasi duemila chilometri di canali a cielo aperto e condotte interrate. La terza modalità, l’irrigazione di soccorso, interessa la zona sud della provincia dove, attraverso un’opera continua di manutenzione ed una capillare rete di canali naturali ed artificiali di oltre duemila chilometri, permette di portare l’acqua a cinquantatremila ettari di terreni.

«Da metà aprile fino a metà settembre – prosegue il presidente del Consorzio di Bonifica Vantini – sono più di ventimila le ditte agricole che possono lavorare grazie all’acqua fornita dal Consorzio. Oltre a tutta la struttura amministrativa e tecnica sempre di supporto, dedichiamo alle attività specifiche dell’irrigazione più di sessanta persone. Ma oggi, come dicevamo, la grande preoccupazione è la carenza di acqua. Il Veneto è sempre stata una regione ricca d’acqua, ma ormai sono anni che dobbiamo confrontarci con un cambiamento delle condizioni che appare irreversibile e che chiede risposte ad ogni livello. Perché il problema è che alle frequenti e gravi situazioni di siccità si somma il fatto che anche quando piove molto, come è capitato in alcune situazioni durante l’anno, non vi è la possibilità di trattenere quell’acqua per poterla usare quando invece non ce n’è proprio. È necessario ed urgente pensare quindi a soluzioni strutturali che permettano di affrontare quella che ormai è chiaramente diventata una condizione endemica».

«Il problema, infatti, non nasce oggi ed è dovuto principalmente ai sempre più impattanti cambiamenti climatici, che ormai registriamo da anni – conclude il direttore generale Luca Antonini -. Per questo motivo sono necessarie azioni energiche in controtendenza, che il Consorzio di Bonifica Veronese sta portando avanti anche attraverso la realizzazione di grandi interventi di riconversione irrigua da irrigazione a scorrimento a pressione, che comportano un risparmio della risorsa acqua anche del 50% e che sono finanziati con fondi PNRR e PSRN. Come l’importante intervento di sistemazione del canale adduttore Sommacampagna che stiamo realizzando nei Comuni di Sommacampagna e Villafranca, per un importo complessivo di più di 15 milioni di euro interamente finanziati con fondi PNRR e che andremo ad inaugurare il prossimo 18 ottobre».