Community | 11 settembre 2024, 15:15

Impresa familiare: è ammessa anche per il convivente di fatto

Impresa familiare: è ammessa anche per il convivente di fatto

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 148 del 4 luglio 2024, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 230-bis del Codice civile nella parte in cui non includeva il "convivente di fatto" tra i familiari e quindi nell'impresa familiare.

D'ora in avanti, si considera impresa familiare quella in cui collabora, oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo, anche il convivente di fatto.

La questione di costituzionalità era stata sollevata dalla Corte di Cassazione, in quanto il "convivente more uxorio" non era compreso tra i familiari.

La società italiana è cambiata profondamente rispetto agli anni '70, quando entrò in vigore la riforma del diritto di famiglia. Accanto alla famiglia tradizionale, si sono affermate nuove tipologie di famiglie, tanto che si parla di "diritto delle famiglie".

Motivazioni

Oggi sono sempre più diffuse le "famiglie di fatto", costituite da persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi e di reciproca assistenza. La Corte Costituzionale intende tutelare anche queste famiglie.

Se un convivente svolge attività d'impresa con l'aiuto dell'altro convivente, la Corte ritiene che debba applicarsi la disciplina dell'impresa familiare. L'impresa familiare è pensata per proteggere i rapporti di lavoro comuni all'interno di aggregati familiari senza specifiche tutele lavorative o societarie.

L'istituto dell'impresa familiare è distinto dalla società, sia giuridicamente che fiscalmente, e prevede diritti di partecipazione agli utili, agli incrementi e diritti di prelazione in caso di cessione dell'azienda.

La Corte riconosce che anche il convivente stabile, in un rapporto affettivo duraturo, contribuisce con la stessa solidarietà familiare e quindi ha il diritto di partecipare all'impresa familiare. I Giudici sottolineano che, nell'evoluzione della società e del diritto, le famiglie moderne, anche se non fondate sul matrimonio, meritano protezione per gli obblighi di solidarietà che comportano.