Storie del territorio | 26 giugno 2024, 14:46

Green Ride: la sostenibilità viaggia su due ruote

Green Ride: la sostenibilità viaggia su due ruote

In un momento storico in cui parlare di sostenibilità è diventato sempre più “mainstream” e la moltitudine di realtà che si definiscono green è in crescita esponenziale, c’è chi ha già fatto sua la cosiddetta transizione gemella auspicata dall’Unione Europea, unendo la sostenibilità e la tecnologia in un colpo solo. Tutto parte da Verona, da Hestro, azienda tecnologica d’avanguardia che si dedica allo sviluppo di soluzioni nel campo dell’IoT, della blockchain, dell’IA e del software, fondata da Massimiliano Turazzini e Massimo Mostallino, che da febbraio 2024 ha dato vita a un Green Ride, un servizio di mobilità elettrica a trecentosessanta gradi per le aziende.

«Il nostro mantra è “aiutare le aziende ad essere più sostenibili”, quindi abbiamo sviluppato questo servizio che vuole aiutare le aziende a innovare nel mondo della mobilità elettrica - spiega Massimo Mostallino -. Vogliamo rendere l'utilizzo dell’e-bike semplice, intuitivo e facile, aiutando le aziende anche a comunicare questo utilizzo. Per farlo abbiamo inventato un dispositivo che calcola in automatico il risparmio di Co2 utilizzando le bici elettriche e il beneficio per la salute delle persone. Tutto questo servizio, unitamente ai mezzi, agli accessori e alle assicurazioni fanno parte di un pacchetto che le aziende possono sottoscrivere in abbonamento».

Un servizio che va a rispondere alle nuove esigenze delle aziende, sempre più “affamate” di sostenibilità e bisognose di aiuto per soddisfare i famosi parametri ESG, che misurano e controllano l’impegno in termini di sostenibilità dell’impresa. «Ogni mezzo nasce con le indicazioni dell'azienda e il suo logo, per aiutarla anche a comunicare questa fase di transizione - spiega Turazzini -. Poi c'è la piattaforma - la parte software - sulla quale i gestori delle flotte possono vedere tutte quelle che sono le consuntivazioni sui risparmi ottenuti, sui chilometraggi, sulle manutenzioni che andiamo a fare e possono assegnare i mezzi ai propri utenti tramite un servizio di private sharing. Grazie alla piattaforma siamo anche in grado di vedere in tempo reale, pur nel rispetto della privacy, come si sta muovendo il parco auto e capire per tempo che tipo di manutenzione va fatta».

Diverse, già in questi primi mesi di rodaggio, le realtà italiane che si sono rivolte a Green Ride: «C’è molta attenzione nei confronti del nostro servizio, perché le aziende vogliono capire come calarlo nella realtà. A Milano e Roma abbiamo i primi clienti che stanno iniziando a usufruirne in diverse modalità, e anche qui a Verona abbiamo il primo cliente che si muove nel mondo del turismo. In ogni caso stiamo avendo feedback ottimi» continua Turazzini.

Lo sguardo, per Green Ride, è di certo rivolto a un futuro che, in qualche modo, strizza l’occhio al passato: «La bicicletta, qui in Italia, è percepita come un mezzo antico, ma noi vogliamo che il suo utilizzo diventi la normalità - concludono Mostallino e Turazzini -. In futuro arricchiremo la piattaforma, la certificheremo e vorremmo andare verso i “green building”. Le idee sono tantissime».

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