Storie del territorio | 22 giugno 2024, 10:00

Coltivare tutto, ovunque, in modo sostenibile

Coltivare tutto, ovunque, in modo sostenibile

Con una popolazione mondiale che si prevede supererà i 9 miliardi entro il 2050 e la domanda di cibo in drastico aumento, aumenterà drasticamente, le risorse agricole e gli ecosistemi saranno sempre più sotto pressione, minacciati ulteriormente da cambiamenti climatici, degradazione del suolo e la scarsità d'acqua. Riuscendo a individuare per tempo le emergenze, però, esiste sempre una possibilità per risolverle brillantemente. A dirlo è Thomas Ambrosi, imprenditore veronese con una lunga esperienza nel settore dell’automazione che negli ultimi anni si è dedicato a dar vita a sistemi di coltivazione in verticale all'interno di ambienti controllati. ONO Exponential Farming, partita come startup innovativa nel 2018, è oggi un’impresa che, coniugando agricoltura e intelligenza artificiale, ha realizzato il primo ecosistema di produzione automatizzata e completamente sostenibile .

«Economia circolare e sostenibilità sono al centro del nostro progetto – sottolinea Ambrosi -. Le nostre macchine sono le prime al mondo che permettono di coltivare ovunque qualsiasi tipo di vegetale riducendo lo spreco, soprattutto idrico, del 98% rispetto al campo. Inoltre, consentono un notevole risparmio energetico rispetto a un tradizionale sistema di coltivazione verticale indoor. Non usiamo fitofarmaci e poniamo grande attenzione ai materiali che utilizziamo, riciclabili a fine vita dei macchinari. Parliamo di un’innovazione che sta portando un sostanziale incremento della produttività, una riduzione drastica dei consumi e che rispetta i processi biologici di crescita delle piante. Il tutto senza nessun acceleratore di crescita, ma solo ponendo la pianta nelle migliori condizioni che possa avere a disposizione per una propria crescita naturalmente biologica».

Si creano così i presupposti e le condizioni per coltivare ovunque nel mondo quei prodotti che sarebbe difficile impiantare o che costerebbe troppo importare. Essendo un sistema completamente sotto controllo, le applicazioni di ONO non sono limitate al solo cibo, ma possono virare nel mondo della farmacologia, per la produzione di celle di combustibile da prodotti organici coltivati, o tessuti tecnici senza elasticizzanti plastici, ricavati da fibre naturali. La tecnologia di ONO Exponential Farming, inoltre, si sta rivelando preziosa anche nel campo della ricerca. «Uno dei nostri primi clienti - racconta Ambrosi - è stata un'azienda tedesca che adotta le nostre tecnologie proprio per fare questa attività, e grazie al nostro sistema ha moltiplicato per quindicimila le opportunità di analisi. Le piante sono più lente all'adattamento e questo sta permettendo di identificare quelle caratteristiche genetiche che resisteranno meglio ai cambiamenti climatici o che daranno maggiore resa senza manipolazione genetica».

ONO non è futuro, ma presente, e se in Italia è più difficile attecchire, ci sono paesi nel mondo, dove coltivare è complesso, che si stanno dimostrando ottimi mercati. «Per i prossimi anni l'azienda ha delle grandi ambizioni - conferma Ambrosi -. Abbiamo progetti in essere negli Stati Uniti, ma anche in Arabia Saudita e negli Emirati, dove stiamo sostituendo impianti di coltivazioni in verticale che non sono mai stati sostenibili né da un punto di vista economico né energetico. Ci è stato anche chiesto di capire come poter portare questa tecnologia fuori dal pianeta. Chissà, per il futuro ci sono infinite possibilità e non vedo l’ora di scoprirle».

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